Senior City: 30 alloggi per anziani autosufficienti

Cortina D’Ampezzo (BL)

Albedo apparente…

“Circondato da pallide cime, a Nord  di Cortina d’Ampezzo, vi è una montagna che ha il colore del fuoco. Gli abitanti della Pusteria la chiamano “Cima Alta – Hohe Geisler”, gli ampezzani invece “Croda Rossa”. Nei tempi antichi però questa montagna era anch’essa pallida come tutte le altre Dolomiti…

Solo più tardi ha preso il color rosso fuoco che ha oggi…

(Liberamente tratto da “L’anima delle Dolomiti”, di L. Felix Wolff)

Idea di progetto

La filosofia dell’approccio progettuale è basata sull’osservazione del sito, sulla raccolta delle informazione e dei dati per poter restituire un idea.

La lettura del SITO avviene attraverso due declinazioni:

  1. Paesaggio tridimensionale costituito dagli elementi presenti: l’orografia puntuale del lotto, la forma delle montagne, l’acqua, l’edificio esistente, i vuoti e i pieni, le staccionate… quindi paesaggio come elemento esistente su cui innestare altri elementi;
  2. Percezione del paesaggio: attraverso i sensi, la vista, il tatto e gli odori, ma anche lo spazio agito sia esterno che interno;

la restituzione di queste sensazione avviene  però ponendosi le domande:

“Come vede un anziano? Come percepisce i colori, Come misura lo spazio ?

Conta i suoi passi? Per LUI il tempo scorre velocemente o lentamente ?”

Per ora a queste domande però non vogliamo dare risposte ma vogliamo “utilizzarle” per capire la nostra idea , per metabolizzare le nostre percezioni …

Analisi delle possibilità

 

Raccolto dati e sensazione, dopo alcune letture sul “ rifabbrico ottocentesco” abbiamo deciso di concentrarci _ per ora _ sull’ inserimento dell’edificio nel paesaggio e sulla percezione di questo:

Quindi abbiamo analizzato le varie possibilità di aggregazione degli alloggi (disegnato un alloggio tipo sui dati forniti dal bando di concorso) e ovviamente posizionando l’area di parcheggio esterno sulla parte a monte come per l’edificio contiguo, quindi abbiamo suddiviso le nostre riflessioni in tre punti:

  1. Elementi disgregati con il basamento contenente i servizi:

questa soluzione ricrea un nucleo di edifici ma ha un eccessiva dispersione energetica e un elevato costo di realizzazione rispetto al buget fornito dal bando;

  1. Elementi aggregati a corte con il basamento contenente i servizi:

questa soluzione ricrea un volume compatto con soddisfacenti prestazioni energetiche, costi più contenuti, ma presenta il problema di avere una corte chiusa non molto soleggiata e tipologicamente non consona;

  1. Elementi aggregati aperti con il basamento contenente i servizi:

questa soluzione con un volume compatto ma “spaccato” su alcuni punti offre il duplice vantaggio di una buona resa energetica e di un diagramma funzionale razionale con un buon orientamento: quindi abbiamo optato per sviluppare quest’ ultima “soluzione”.